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Mulino Franchetti

Localizzazione: Inzago – Vecchia strada per Trecella

Raro e antico mulino, costruito alla fine del XV sec, completo dei macchinari tuttora funzionanti, che si inserisce in un contesto agricolo incontaminato a qualche centinaio di metri dall’abitato di Inzago.

Immagine

Foto 1 – Cascina Molinello o Molinetto

Foto 2 – la ruota del mulino Franchetti

Descrizione

La grande ruota a pale in ferro è azionata dalle acque del Naviglio Martesana tramite la Roggia Vassalla.

La costruzione è stata recentemente restaurata ed è contornata da prati con alberi di alto fusto.

Si tratta di un tassello fondamentale della storia del paese.

Con le strutture annesse costituisce un autentico museo dell’attività molitoria.

Note

Il molino Pirotta e la cascina Morosina furono costruiti da Giovanni Moresini (†1497); il nipote Giorgio ereditò i beni di Inzago compreso anche il diritto di costruire un secondo molino che realizzò lungo la stessa roggia sotto il primo. Ludovica Moresini figlia di Giorgio portò in dote tali beni a Cesare Piola, uomo d’arme e benefattore del Monasterolo, ove ancora esiste una lapide che lo ricorda.

I due molini furono dati in locazione enfiteutica per secoli.

Il molino Pirotta passò (1587) poi al monastero di Santa Maria Maddalena di Milano soppresso nel 1798; il molino e i terreni circostanti furono messi all’asta dalla Repubblica Cisalpina e furono acquistati da Giuseppe Maria Franchetti che in quel periodo aveva comprato diversi fondi a Inzago e la villa oggi nota come Gnecchi Ruscone.

Nel 1801 il Molinetto fu alienato da altro Cesare Piola a Luigi Ratti. Pochi mesi dopo Ratti e Franchetti permutarono tra di loro i due molini. La curiosa inversione della proprietà dei due molini tra Ratti e Franchetti fu probabilmente determinata dal desiderio di questo ultimo di costituire una consistente possessione a Inzago, unito all’esigenza obiettiva di accorparli il più possibile; da qui la preferenza per il molino inferiore e i terreni contigui, pur se di minor valore.

Mulino e cascina sono di proprietà privata (Gnecchi Ruscone).

Autore: Stefano Barlassina
Datazione: XV sec.
Numero scheda catalogo heritage: PMCLAI0039