Costituisce una testimonianza preziosa di archeologia rurale, testimonianza dell’attività molitoria azionata dal naviglio della Martesana
Immagine
Panoramica, la ruota metallica, gli ingranaggi di raccordo, il buratto, il frantoio.
Descrizione
Nel territorio di Truccazzano sono attualmente censiti cinque mulini: il Sant’Angelo, lungo la strada Rivoltana, (abbandonato ma di grande suggestione per la presenza della grande ruota metallica) Fornasetto, Torretta, delle Ghiare, e il mulino Bruciato. In un documento datato 1724 si apprende che le acque della roggia Copa Incassata, derivata dal canale Muzza, muoveva due mulini e un torchio da olio, mentre la roggia Casata, proveniente dal naviglio Martesana, muoveva la ruota del mulino del conte Cesare Bonefava.Il mulino Bruciato è alimentato da questa roggia.
Prende il nome da un rovinoso incendio documentato nel 1877, quando era gestito dal mugnaio Luigi Cucchi. Da contratti di affitto si apprende che nel 1822 era di proprietà del Cavalier Ferdinando Anguissola d’Adda e dato in gestione a Carlo Merisio, mentre nel 1826 il mulino e la pila sono gestiti da Francesco Capitani e Giovanni Pietro Bellozzi.
Il mulino rimase in attività fino alla metà del XX secolo, condotto dalla famiglia Pelosi, macinando mais e grano. La proprietà del mulino e dei vasti terreni agricoli circostanti era della famiglia Resta Pallavicino di Trecella.
Note
Dal 2020 i nuovi proprietari, residenti al mulino, hanno dato vita a una associazione, intraprendendo oculati lavori di restauro conservativo, per aprire il bene ad attività sociale, educazione ambientale e piccola accoglienza. Dal 2022 è sede di un circolo Arci.
Potenzialità
Il mulino e l’associazione che lo anima e lo cura sono un esempio virtuoso di resilienza.
Criticità
Il mulino sorge a poca distanza dalla Bre.Be.Mi, La grande struttura autostradale ha spezzato il territorio ancora agricolo ed è foriera di altre trasformazioni ambientali.
Commenti
Il mulino, funzionante fino alla metà del XX secolo, ha conservato tutti i macchinari: la ruota, seppur ammalorata, è in grado ancora di azionare la macina.
Bibliografia
S.Pessani, C.M. Tartari – Le cinque comunità del territorio di Truccazzano, ivi 1988
A.Rozza, A.Costa – All’ombra del campanile, cenni storici, ivi