L’edificio è riferibile alla prima metà dell’Ottocento. La villa è segnalata su strada da un fronte continuo bugnato.
L’edificio è riferibile alla seconda metà del Seicento quando fu residenza estiva di un governatore di Milano. La villa presenta uno schema planimetrico ad U aperto verso il Naviglio e giardino lungo la Padana.
Villa Casnati, rilevata da Stefano Sioli Legnani nel 1917, è stata acquisita recentemente dal Comune.
Villa Radaelli (prima metà del 1600) è posta all’estremità nord-orientale del vecchio borgo, con affaccio su Piazza Cavour.
Le prime notizie risalgono al 1619 quando proprietaria era la Famiglia Corio prima di divenire proprietà della famiglia Sioli Legnani. La villa ha una corte d’onore, una corte rustica, un giardino e nessun rustico.
Fondatore della villa fu Fazio Gallerani, a cui nel 1476 si deve lo scavo della roggia Gallerana su concessione di Galeazzo Maria Sforza, al fine di irrigare i fondi della famiglia che insistevano sulla quasi totalità del territorio. La villa, risalente al tardo Quattrocento, documenta la transizione da funzioni prettamente agricole a residenziali signorili.
Casa Melzi, già Litta, ha al proprio interno un importante ciclo di affreschi del XVI Secolo.
Casa Taverna è inserita nel complesso di Cascina Ronco. Le decorazioni pittoriche della Casa si collocano tra la fine del XVIII e l’inizio del XIX Secolo.
Cernusco contava su case nobili del XVIII secolo, originariamente opere fortificate del XVI secolo, trasformate in ville. Fra queste primeggiavano “la villa Alario… colle grandiose spalliere d’agrumi, le ampie fontane, i catini, la gran balaustrata a fogliami, vasi, obelischi, che fronteggia il naviglio, il quale lambisce il giardino.” (Cesare Cantù, Grande Illustrazione del Lombardo Veneto, Milano, 1857)
La villa, interna al centro abitato, ma in asse con Villa Alari Visconti, s’affacciava sul naviglio con un imbarcadero posto al termine di un lungo viale alberato corrispondente all’attuale via Cavour.