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Segrate – Quartiere San Felice

Localizzazione: Quartiere San Felice, Segrate – Pioltello – Peschiera Borromeo

Nel 1966 l’ingegnere Giorgio Pedroni presentò per l’intera zona, in cui erano presenti la cascina San Felice, la Cascina Tregarezzo e il Lago Malaspina un progetto per un innovativo centro residenziale a misura d’uomo.

 

Veduta di una delle strade del quartiere San Felice

Nel 1566 Bernardino Cermenati, delegato di Carlo Borromeo, visitò la Pieve di Segrate e nel suo rapporto compare la notizia dell’esistenza del pilastrellum Sancti Felicis a sei miglia da Milano: esso era una pietra miliare che apparteneva al tracciato stradale che i Romani utilizzavano per raggiungere l’Oriente; spesso sul luogo in cui sorgevano i pilastrelli vennero poi erette delle piccole edicole votive dedicate alla Vergine come protezione dei viandanti.

Quello di San Felice divenne però rifugio per gli animali, dunque Carlo Borromeo ne fece sbarrare l’ingresso.

 

Zona appartenente alla Pieve di Segrate, una parte delle terre di San Felice era di proprietà della famiglia Borromeo, mentre un’altra parte dal 1692 fu compresa nel feudo di Pantigliate come proprietà del Conte Don Alexandro de Putheo (Alessandro del Pozzo) che pochi anni dopo acquisì anche il titolo di Marchese; nel 1783, in seguito alla morte di Anna Caterina del Pozzo, il feudo passò alla Camera.

 

Nel 1962 invece il Consiglio Comunale di Segrate approvava alla signora Annoni la possibilità di eseguire delle costruzioni sul terreno della futura San Felice; tuttavia, a causa di alcune difficoltà, la Annoni decise di vendere la zona, che diventò proprietà della famiglia Bencini.

 

Nel 1966 le prime bozze dell’innovativo progetto di Giorgio Pedroni si sviluppavano attorno all’idea di un centro da cui si diramavano le varie strade, diverse per il traffico automobilistico e per quello pedonale, in cui poter passeggiare con tranquillità circondati dal verde.

 

Nel 1967, il progetto concreto fu affidato agli architetti Luigi Caccia Dominioni e Vico Magistretti, mentre spot pubblicitari circolavano sui giornali e nei cinema per accattivare i futuri acquirenti delle abitazioni.

Nel 1970 il quartiere cominciò ad ospitare i primi abitanti.

 

A San Felice sono state piantate oltre 80 essenze di alberi e 70 di arbusti, che è possibile indagare attraverso quattro itinerari presenti sul sito del quartiere: www.san-felice.it/i-nostri-giardini.

(fonte foto: www.san-felice.it/i-nostri-giardini)

 

Vi è anche il Centro Sportivo David Lloyd dotato di piscina olimpionica, campi da tennis, bar e ristoranti, che ospita ogni anno il torneo internazionale Franco Zampori.

 

San Felice ha ospitato la sede delle aziende 3M e Microsoft, che tuttavia recentemente si sono trasferite altrove.

 

Note

Vico Magistretti: architetto e designer italiano (Milano 1920 – ivi 2006). Esponente del razionalismo milanese, sensibile alle più complesse esperienze europee, fu attivo anche nel campo del design fin dagli anni Cinquanta e le sue creazioni (lampade, sedie, tavoli, ecc.) hanno segnato l’evoluzione della disciplina, figurando ora in vari musei e collezioni.

 

Luigi Caccia Dominioni: architetto, urbanista, designer italiano (Milano 1913 – ivi 2016).

La sua opera architettonica si inserisce in quel settore della cultura milanese che, dagli anni Cinquanta, ha ricercato nel rigore tecnologico e nel recupero della tradizione borghese i termini del proprio linguaggio.

 

Azioni suggerite

Implementazioni delle informazioni sul sito internet del Comune.

Bibliografia

Bonapace L., Segrate attraverso la storia, Lions Club Segrate e Comune di Segrate, Gorla Minore (Varese) 1995, pp. 20-21, 281, 298.

www.san-felice.it/la-storia-del-quartiere

http://www.treccani.it/enciclopedia/luigi-caccia-dominioni

http://www.treccani.it/enciclopedia/vico-magistretti

 

Autore: Elisa Picello  
Datazione: 1968
Numero scheda catalogo heritage: