Una delle case padronali più vecchie, al centro del piccolo borgo di Gorla, era quella di Carlo Felber.
Edificio risalente al 1870 che servì inizialmente da abitazione, ma che fu successivamente donato dai proprietari e destinato ad asilo per bambini dai 3 ai 6 anni.
La villa era la residenza estiva della famiglia Beccaria ed ospitò Manzoni, Massimo d’Azeglio, Cesare Cantù e Carlo Verri.
Alla famiglia Salazar, nobile famiglia spagnola residente a Milano, si deve la prima costruzione della villa. Intorno al 1740 invece il proprietario della villa era presumibilmente il nobile spagnolo Remigio Fuentes.
All’inizio del 1600 la villa fu dimora dei Del Conte, una delle famiglie nobiliari più rappresentativa di Gessate, da questi si presume passò agli Osnaghi e quindi ai Ponzellini.
La neoclassica Villa Finzi era di proprietà della famiglia Batthyàny.
Nel 1721 figurava come casa da affitto.
Nel 1839 ne divenne proprietario Prospero Finzi.
Nella villa barocca Lecchi (XVIII secolo) soggiornò nel 1816 l’imperatore Francesco I d’Austria e la sua consorte, ospiti di Jacopo e Carla Lecchi. In seguito, nel 1875, l’edificio fu utilizzato dalla stamperia di stoffe Mangili. Sul fianco che fronteggia il naviglio sono evidenti i segni di una ruota motrice.
La prima notizia dell’esistenza di un castello all’interno delle mura risale al 1278: sorgeva nell’attuale piazza Risorgimento, in prossimità della cinta muraria, dove verrà edificato palazzo Trivulzio.
Perduta la sua funzione militare il castello si trasformò in residenza di rappresentanza dei nuovi feudatari, corredata da un giardino esteso fino alle mura settentrionali.
Il complesso è posto a nord dell’abitato, lungo la vecchia strada per Gorgonzola.