L’edificio è riferibile alla prima metà dell’Ottocento. La villa è segnalata su strada da un fronte continuo bugnato.
L’edificio è riferibile alla seconda metà del Seicento quando fu residenza estiva di un governatore di Milano. La villa presenta uno schema planimetrico ad U aperto verso il Naviglio e giardino lungo la Padana.
Villa Radaelli (prima metà del 1600) è posta all’estremità nord-orientale del vecchio borgo, con affaccio su Piazza Cavour.
Cernusco contava su case nobili del XVIII secolo, originariamente opere fortificate del XVI secolo, trasformate in ville. Fra queste primeggiavano “la villa Alario… colle grandiose spalliere d’agrumi, le ampie fontane, i catini, la gran balaustrata a fogliami, vasi, obelischi, che fronteggia il naviglio, il quale lambisce il giardino.” (Cesare Cantù, Grande Illustrazione del Lombardo Veneto, Milano, 1857)
La villa, interna al centro abitato, ma in asse con Villa Alari Visconti, s’affacciava sul naviglio con un imbarcadero posto al termine di un lungo viale alberato corrispondente all’attuale via Cavour.
La villa segnò una tappa importante nell’opera di edificazione delle ville lombarde nel XVIII secolo poiché abbinò il gusto per la tendenza neoclassica a quello per il giardino all’inglese.
E’ la villa adiacente al gruppo di ville più famose di Cernusco.
D’impianto più sobrio e compatto con un giardino quadrangolare all’ingresso, è difesa da una cinta muraria che la nasconde alla vista esterna.
Casa Melzi, già Litta, ha al proprio interno un importante ciclo di affreschi del XVI Secolo.
La neoclassica Villa Finzi era di proprietà della famiglia Batthyàny.
Nel 1721 figurava come casa da affitto.
Nel 1839 ne divenne proprietario Prospero Finzi.
Nella villa barocca Lecchi (XVIII secolo) soggiornò nel 1816 l’imperatore Francesco I d’Austria e la sua consorte, ospiti di Jacopo e Carla Lecchi. In seguito, nel 1875, l’edificio fu utilizzato dalla stamperia di stoffe Mangili. Sul fianco che fronteggia il naviglio sono evidenti i segni di una ruota motrice.