Pianta dall’aspetto regolare e simmetrico, rara da trovare.
Immagine
Uva di volpe in fiore e con frutto
Descrizione
Altezza: fino a cm. 30.
Fiorisce tra maggio e giugno.
Ha fiori profumati, ermafroditi.
Pianta con un particolare fusto sotterraneo, detto rizoma, che ogni anno emette radici e fusti avventizi.
Il fusto unico eretto porta alla sommità un verticillo di 4 foglie ellittico-obovate (da qui l’aggettivo “quadrifolia” cuneate alla base, in mezzo alle quali nasce un solo fiore peduncolato fatto di 8-10 pezzi patenti o reflessi, gli esterni più grandi, lanceolati, verdi, gli interni lineari strettissimi gialli.
Il frutto è una tonda bacca non molto grande, violaceo-nerastra a maturità, circondata alla base dai tepali fiorali riflessi.
Impollinazione: tramite mosche e moscerini.
La denominazione del genere deriverebbe dal latino “par”, per la regolarità dell’aspetto della pianta oppure richiamerebbe, per la forma della bacca, Paride ed il noto “pomo della discordia”.
Il nome volgare ha origini incerte; essendo tossica, dopo la prima volta la volpe la evitò.
Potenzialità
E’ un indicatore ecologico importante per la zona Martesana.
Criticità
Pianta perenne, interamente velenosa.
Commenti
E’ stata trovata, con grande stupore, lungo un sentiero che termina sulla riva di una delle tante rogge che attraversano la Riserva Borromeo a Corneliano Bertario (frazione di Truccazzano).
Pare sia l’unica stazione dove è presente.
Bibliografia
Wikipedia, www.actaplantarum.it/ , www.treccani.it/
“Corneliano Bertario e la Riserva Borromeo” di S. Leondi, A.M. Marchitelli, F. Tomasinelli – Ed. G.O.L., Parco Adda Nord, Comune di Truccazzano – 2019