E’ l’albero dal quale si estrae la manna.
Immagine
Chioma all’inizio di Giugno, particolare delle foglie, racemi fioriti, raccolta della manna.
Descrizione
E’ un albero originario dell’Europa meridionale che cresce nei climi secchi e caldi, ma si adatta anche alle condizioni ambientali più difficili.
Lo si trova spontaneo nelle Alpi Marittime ed è elemento costante dei boschi cedui fin verso i 900 m di altitudine.
Altezza: 10 m
Fioritura: maggio – giugno, contemporaneamente o subito dopo le foglie.
Il tronco è corto, con corteccia grigia liscia.
La sua chioma è più regolare e arrotondata del frassino comune, con fogliame fitto.
Le foglie sono decidue, opposte, paripennate, di forma ovata arrotondata. Il margine è finemente dentato.
Fogliazione tardiva a primavera inoltrata.
I fiori sono bianco-crema e portati in dense pannocchie (racemi).
Sono odorosi e molto decorativi.
Il frutto è una piccola samara incavata all’apice, con un seme di ca. 10 mm, di colore bruno-rossastro.
Note
Il nome del genere deriva da “fraxinus”, nome in latino classico del frassino, derivato dal greco “φράξο” (‘phráxo’ = assiepare, chiudere) cioè adatto per formare siepi.
L’attributo specifico “ornus” deriva dal greco “όρος” (‘òros’ = che cresce sui monti).
Potenzialità
– Dalle incisioni sul tronco delle piante di 8-20 anni, si ottiene un succo giallo che si rapprende all’aria: la manna, costituita per l’80% di mannite e poco zucchero. Sia la manna che la mannite sono usati come blandi purganti.
– Le foglie e i frutti sono diuretici, antireumatici e lassativi (infuso); le gemme raccolte fresche in primavera danno un macerato con azione benefica biliare, renale, anticellulitica e antigottosa.
– Il suo legno, come quello del frassino, è un eccellente combustibile.
Bibliografia
Wikipedia, www.actaplantarum.org/ , F. Gianni “Via per via gli alberi di Milano” – Ed. Il mondo positivo (1987)
