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Albero di San Bartolomeo (Lagerstroemia indica L.)

Localizzazione: Presente a Milano Municipio 1 – 2: Via Cavalieri del S. Sepolcro, P.za Sant’Erasmo, P.za San Marco, Via Santa Tecla, Via Brolo, P.le L. Cadorna, Via Disciplini, Via G. Carducci, Via Q. Sella, Via G. Donizetti, Via Circo, P.za Principessa Clotilde, Via Tarvisio, V.le F. Restelli, P.le S. Farina, P.za Carbonari

Piccolo albero, ma dalla fioritura spettacolare e prolungata, è una pianta molto decorativa e perciò grandemente diffuso nei giardini ed è utilizzato anche nei parchi e nelle alberature stradali.

Immagine

Pianta ad alberello con infiorescenza bianca, “pannocchia” di fiori rosa, particolare del fiore con petali ondulati e frangiati. I petali al mattino sono rosa e la sera assumono un colore rosa purpureo.

Descrizione

Specie neofita, originaria di Cina, Corea e Giappone, è stata introdotta in Europa nel XVIII sec., a scopo ornamentale.

In Italia può essere coltivata in tutta la penisola, con la sola esclusione delle zone montane più fredde.

Può essere allevato ad alberello con chioma arrotondata soprattutto lungo le vie, mentre nei parchi è apprezzata la forma a ceppaia.

Altezza: fino a 8 m.

Fiorisce in piena estate fino a quasi tutto Settembre.

Il tronco è contorto, e può sviluppare più tronchi paralleli assumendo un portamento arbustivo.

La corteccia è liscia e presenta una colorazione che varia dal beige al grigio-rosa, con placche color avorio o più scure. La corteccia si sfalda a placche.

La chioma è espansa, rada e la ramificazione è aperta.

I fiori si presentano alla sommità dei rami, in vistose pannocchie di fiori, il colore va dal bianco al rosso porpora passando per tutte le tonalità.

I singoli fiori sono costituiti da 6 petali liberi con il margine increspato.

Gli stami sono numerosi e sporgenti.

Le foglie semplici, decidue, sono opposte in modo irregolare, con consistenza coriacea.

La lamina è ellittico-lanceolata con apice acuto e il margine è intero. In autunno mostrano colorazione rosso-cremisi.

I frutti sono delle capsule con all’interno delle logge contenenti semi alati.

Note

Il nome del genere è dedicato a Magnus von Lagerström (1691-1759), direttore della Compagnia svedese delle Indie, collezionista di piante e amico di Linneo.

L’epiteto specifico dal latino ‘indicus, -um, -a’, (dell’India), ma malgrado il suo nome, è originaria dell’Asia orientale.

In Italia viene comunemente chiamato “albero di San Bartolomeo”, Santo che subì il martirio della scorticatura con riferimento alla corteccia liscia e cadente in placche. Un altro nome abbastanza comune è “mirto crespo”.

Potenzialità

Nei paesi d’origine le specie del genere hanno anche un’importanza economica: infatti il loro legno, a grana molto compatta, ha il vantaggio di non venir attaccato dagli insetti, fatto molto importante specialmente in latitudini dove le termiti sono un vero flagello.

Il legno è bruno rossiccio e viene utilizzato, oltre che dai falegnami, anche per la costruzione di case, di ponti e di traversine ferroviarie.

Bibliografia

Wikipedia, www.actaplantarum.it/ , www.giardinaggio.org/ , “Via per via – Gli alberi di Milano” di F. Gianni – Ed. Il mondo positivo – 1987

Autore: F. Gianni “Via per via gli alberi di Milano” – Ed. Il mondo positivo (1987)
Datazione: XVIII sec.
Numero scheda catalogo heritage: