Lungo l’asse della vecchia Via Postale Veneta l’alzaia, all’intersezione di via Padova con via Idro, fa ancora capolino l’Osteria delle Tre Case. L’osteria fu edificata sui resti del Molino del Dosso, ma venne spostata nel 1934 in via Padova 345 dove si trova attualmente.
Osteria Novelli alle Tre case
Lungo l’alzaia, all’intersezione di via Padova con via Idro lungo l’asse della vecchia Via Postale Veneta, fa ancora capolino l’Osteria delle Tre Case. L’osteria fu edificata sui resti del Molino del Dosso, ma venne spostata nel 1934 in via Padova 345 dove si trova attualmente.
L’osteria funzionava a pieno regime: gli avventori vi si accalcavano per un bicchiere di vino o per una chiacchiera con i compagni di strada e di mestiere (barcaioli).
Poco più avanti, lungo il naviglio, ci sono i resti della Cascina Lambro.
Poi ancora le opere idrauliche d’intersezione del Lambro/Martesana.
Più volte rigovernate, queste opere conservano ancora in certi punti i tratti originari dei manufatti in ceppo.
Sono le stesse opere idrauliche che descrive Leonardo da Vinci nelle sue peregrinazioni lungo i navigli.
Giannantonio Lecchi nel suo “Trattato de’ canali navigabili” così descrive l’incrocio del Naviglio Martesana con il Lambro “…fa maraviglia il vedere le barche a decorrere quasi sul ciglio de’ colli, tirate da cavalli su per quelle altissime arginature e sostegni, i quali separano il canale dal fiume primario non navigabile in quel tratto. L’opera è delle più azzardate che si veggano in ogni altro paese o delle Fiandre o della Francia…”.
