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Coniglio selvatico (Oryctolagus cuniculus)

Ambiente: Pianura, zone collinari e montane.

Il coniglio selvatico europeo è un mammifero della famiglia dei Leporidi.

E’ l’unica specie vivente del genere Oryctolagus.

Predilige ambienti aperti, con clima secco e mite, ad altitudine non troppo elevata: il suolo dev’essere soffice o sabbioso, in modo da permettere all’animale di scavarsi la tana. Un tempo i conigli selvatici si spostavano nelle aree rurali, dove il suolo appena arato era agevolmente colonizzabile, tuttavia con l’avvento delle moderne tecniche di aratura meccanica, molto più invasive, ciò non è più conveniente per l’animale

Ha lunghe orecchie e grandi occhi neri situati sui lati della testa, che nelle femmine è più lunga e affusolata rispetto ai maschi. Le zampe posteriori sono robuste e più lunghe di quelle anteriori e mettono il coniglio in condizione di correre rapidamente. Invece di avere dei cuscinetti a protezione della pianta dei piedi, il coniglio ha una fitta copertura di peli che gli permette di non scivolare sia sulla roccia che sulla neve. Le zampe sono inoltre palmate per impedire alle dita di separarsi mentre l’animale salta o scarta di lato, provocando così cadute. La coda, molto corta e rivolta all’insù, è ricoperta sul lato inferiore di pelo bianco, che le dà un aspetto ovattato.

La pelle è piuttosto scura e lucida nella parte superiore del corpo, mentre è grigio-biancastra nelle parti più basse. La pelliccia ha tre strati e si infittisce durante la stagione invernale.

Sotto il mento vi sono delle ghiandole, più grandi nel maschio che nella femmina, che producono una secrezione usata per segnare il territorio. I conigli hanno l’abitudine di fregarsi a vicenda il mento, specialmente tra coppie e con i neonati, e si presume che ciò permetta loro di riconoscersi

Si tratta di animali principalmente notturni e fortemente gregari, che possono vivere in colonie di grandezza direttamente proporzionale alla disponibilità di cibo.

Ciascuna colonia vive in un territorio che solitamente si estende per circa quattro ettari.

Si tratta di animali erbivori, che si nutrono di una vasta gamma di materiali di origine vegetale, dall’erba alle foglie alle radici.

La femmina va in estro ogni 21 giorni (anche se l’ovulazione è indotta dall’accoppiamento) e tende a riprodursi durante i primi mesi dell’anno, anche se in condizioni favorevoli può allevare i piccoli durante tutto l’anno al ritmo di una cucciolata al mese.

La gestazione dura un mese, al termine del quale vengono dati alla luce dai 3 ai 14 cuccioli: prima di partorire la femmina tende a scavarsi un cunicolo a fondo cieco nella tana, che ricopre col proprio pelo e con erbe secche, oppure se è il suo primo parto scava un cunicolo nel terreno ex novo, che poi verrà ampliato negli anni successivi.

I cuccioli nascono nudi e ciechi, e la femmina li visita per una manciata di minuti al giorno per allattarli: sono tuttavia estremamente precoci e già a tre settimane possono essere svezzati. La maturità sessuale non sopravviene prima dell’ottavo mese di vita.

La speranza di vita di questi animali è di circa 9 anni, anche se in generale il 90% degli esemplari muore prima di raggiungere l’anno d’età, a causa della forte pressione predatoria e venatoria alla quale l’animale è sottoposto.

Il coniglio selvatico europeo è la preda principale di una larga schiera di predatorivolpigufi realigatti selvaticiallocchipoianeastori e molti altri.

Criticità

È inserito nell’elenco delle 100 tra le specie invasive più dannose al mondo

Bibliografia

Wikipedia

Agraria.org/Fauna selvatica

Autore: Wikipedia
Numero scheda catalogo heritage: