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Melzo

Localizzazione: Melzo

Melzo trarrebbe origine da un preesistente impianto medievale, concepito in funzione di castello della città, eretto a difesa delle libertà comunali. Lo testimonierebbero imponenti opere murarie che cingevano il borgo.
Resti delle mura cittadine sono riaffiorate nel 1963, durante alcuni lavori.

 

Immagine

Stemma comunale

Descrizione

Le presunte origini etrusche che secondo la tradizione deriverebbero dal toponimo Melphum o Melpum ricordato da Plinio il Vecchio non sono mai state provate, né esiste un ritrovamento archeologico in grado di confermarle.

Più probabile la denominazione derivante da un nome germanico.

Ma i toponimi nei tempi antichi mutavano frequentemente e quindi non sono da rigettare le successive denominazioni assunte dall’antica Melpum nel corso dei secoli: “Melzo” in epoca medievale era “Mellesiate”

(citato da un documento del IX secolo) e poi Melesiate e Meleso (secc. XII-XIII) nome che ricorre diverse volte in carte milanesi coeve.

Melzo ebbe le proprie sorti assai presto legate a quelle della vicina Milano, a partire soprattutto dalla fine del XIII secolo quando, con l’aprirsi del conflitto tra Visconti e Torriani, si inaugurarono anche per la realtà melzese tre secoli di guerre.

In virtù della propria posizione geografica e a causa dei mutati equilibri politici fra Milano e Venezia, Melzo visse come realtà di confine i frequenti capovolgimenti di fronte, che durante tutto il Quattrocento videro confrontarsi il ducato visconteo-sforzesco e la Serenissima.

Prima l’episodio leggendario dell’eroina Agnese Pasta che guida un’improbabile rivolta femminile pro-sforzesca contro i soldati veneziani, più probabilmente una protesta contro miseria e violenze, e più tardi la concessione del feudo alla giovanissima nobile milanese Lucia Marliani, della quale il duca Galeazzo Maria Sforza si era perdutamente innamorato, costellarono un secolo destinato a chiudersi, alla caduta del nuovo duca Ludovico il Moro per mano dei Francesi.

Con la consegna del marchesato di Melzo a Gian Giacomo Trivulzio, condottiero di Luigi XII e capostipite di una dinastia che si imporrà per quasi due secoli di storia melzese, si arriva ad una complessiva stabilità sociale ed economica.

Animato sin dal 1619 dall’appuntamento settimanale del mercato, il giorno di martedì, l’assetto produttivo melzese, anche dopo l’uscita di scena dei Trivulzio, restò a lungo prevalentemente centrato sulle attività agricole.

Al settore caseario dal Seicento si affianca la prima realtà protoindustriale di una fornace per mattoni.

Occorrerà tuttavia attendere la fine del Settecento, con la comparsa delle prime filande, per assistere al concreto avvio di quella nuova fase dello sviluppo cittadino – significativamente segnata anche dall’apertura dell’ospedale delle Stelle,  che fra Ottocento e Novecento riconfigurerà completamente sia l’aspetto del borgo sia le abitudini di vita della sua popolazione.

Note

Gli abitanti sono storicamente detti OREGIATT (orecchioni).

Bibliografia

Cesare Cantù, Grande Illustrazione del Lombardo Veneto, Milano, 1857

Autore: Wikimedia
Datazione: IX sec.
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