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Milano – Fabbrica di cioccolato Lombardi e Macchi

Localizzazione: Gorla (Milano) – Via Nuoro, 18

Il Sig. Macchi trasferì nel 1864 il reparto della fabbrica di cioccolata nella vecchia Cascina Quadri di Gorla. Sul lato che s’affaccia sul naviglio erano ancora visibili fino a poco tempo fa i segni di una grande ruota.

Fabbrica Lombardi e Macchi

Il Sig. Macchi, uomo di azione e larghe vedute venuto in possesso nel 1843 della fabbrica di cioccolata, trasferì nel 1864 il reparto della cioccolata a Gorla, nella vecchia Cascina Quadri.

In seguito lo stabilimento (1823-1923) fu trasferito a Greco nel 1902 (via Palestrina) e nel 1922-30 in via Farini 52.

“Sul terreno di via Palestrina, sotto la guida del prof. ing. Pinciroli, viene costruito il grandioso stabilimento attuale”.

Sul lato che s’affaccia sul naviglio erano ancora visibili fino a poco tempo fa i segni della grande ruota.

“Oh voi, che sdegnando le torbide acque di Diana, riservato ai salti di testa ed alla esposizione più o meno plastica dei torsi, dei bicipiti e delle pance abbondanti o scarse della nobiltà e della grassa borghesia milanese, cercavate in quelle assai più pure della Martesana, fra Gorla e Crescenzago, un ristoro alla caldura estiva, la ricordate la gran ruota che a poca distanza dal ponte dava vita ad uno stabilimento dal quale emanava quel grato profumo di cioccolata che raddoppiava il vostro appetito?” Purtroppo, nel 1917, a seguito delle limitazioni imposte durante la Grande guerra da un decreto che vietava la vendita di dolciumi, lo stabilimento venne ridotto ai pochi operai dei reparti di cioccolato e frutta.

Nel 1921 il Commissario generale degli approvvigionamenti e consumi ripristinò la libera fabbricazione dei dolciumi e così lo stabilimento riprese il lavoro in tutti i suoi reparti.

La produzione del cioccolato in Italia era riservata ai droghieri che lo mettevano in commercio sotto forma di tavolette da cuocere ed ai liquoristi che lo preparavano per servirlo già pronto, in tazza.

Note

La fabbrica deliziava, a memoria d’uomo, anche le “numerose coppie che dal viale di Monza svoltavano lungo la strada alzaia per confidarsi più liberamente i palpiti dei loro cuori”.

Quando arrivavano a quella ruota “allentavano le mani intrecciate e sospendevano le ardenti dichiarazioni per deliziarsi di quel profumo!

Perfino i cavalli delle barche che risalivano il Naviglio, quando vi passavano davanti, spalancavano le floge e davano in un allegro nitrito, come nei loro bei giorni.”

Autore: Stampa d’epoca
Datazione: 1951-1953-1978
Numero scheda catalogo heritage: