Liscate, secondo alcune interpretazioni, prese il nome dalla pianta lisca, una pianta di palude che ancora oggi cresce nell’area. La pianta veniva utilizzata per la produzione della parte vegetale dei fiaschi di vino. Antiche popolazioni nordiche hanno scoperto e utilizzato questa pianta durante il loro passaggio sul territorio liscatese.
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Stemma comunale
Descrizione
Il territorio del Comune è stato interessato da un significativo numero di scoperte di reperti archeologici: manufatti in selce di tarda età del Bronzo (XIV – XIII sec. A.C.); necropoli a incinerazione con frammenti in ceramica datati dal sec. I a.C. al sec.- I d.C.; frammenti di laterizi e ceramiche trovate in località Terrabesca; tomba a inumazione di epoca tardo romana trovata presso cascina Nuova; ara con dedica a Giunone e sarcofagi di epoca longobarda.
Trattandosi di un borgo ancora molto dedito all’agricoltura parecchi di questi ritrovamenti sono dovuti a lavori di aratura dei campi.
Note
Gli abitanti sono storicamente soprannominati UGA SABBIA (uva Sabbia).
Bibliografia
Cesare Cantù, Grande Illustrazione del Lombardo Veneto, Milano, 1857