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Ciliegio-susino o Mirabolano (Prunus cerasifera Ehrh.)

Localizzazione: Presente a Milano Municipi 1 – 2: Via F. Corridoni, Via G.B. Vico, Via M. Gioia, Via G.B. Sammartini, Via G. Zuretti. Nella variante cv. Pissardii: P.za della Repubblica, P.za delle Crociate, Via P. Mascagni, Via Disciplini, Via Conca del Naviglio, Via Brera, Via Tarvisio, V.le F. Restelli, P.za IV Novembre, P.le S. Farina, Via G. Cagliero, Via G. Massari, Via G.B. Sammartini
Diffusa nei parchi e nei giardini è soprattutto la varietà Pissardii, con fiori rosa e belle foglie di colore rosso-violaceo scuro è tra le prime a fiorire in primavera.

Immagine

Albero fiorito con particolari di foglie, corteccia, frutti, fiori di

Ciliegio-susino e Ciliegio-susino rosso (cv. Pissardii)

Descrizione

Introdotta in Europa dall’Asia in epoca preromana, questa specie nel nostro territorio è conosciuta soprattutto come ornamentale.

Altezza tra 1,5 – 8 metri.

Fiorisce in marzo – aprile.

Ha tronco eretto, sinuoso, presto ramificato con corteccia di colore bruno-rossiccio, fessurata e squamata negli esemplari adulti.

La chioma è globosa, espansa, di colore verde chiaro (rosso nella varietà ‘Pissardii’).

I fiori generalmente isolati o a piccoli grappoli, sono inseriti singolarmente su peduncoli glabri, hanno 5 petali obovati colore bianco o rosato, e compaiono prima o contemporaneamente alle foglie.

Le foglie sono semplici, alterne, penninervie, fino ad una grandezza di 4×6 centimetri, ovate o ellittiche con apice affusolato e margine seghettato; pagina superiore di colore verde (rosso nella varietà ‘Pissardii’), pagina inferiore più chiara con peli lungo le nervature.

I frutti sono drupe sferiche dal diametro di 2÷3 cm, di colore giallo o rosso scuro, con mesocarpo dolce e succoso, simili alle prugne.

Sono aspri quando acerbi e verdi, ma diventano dolci una volta raggiunta la maturazione, in giugno-luglio.

Note

Da “prunus”, in Plinio latinizzazione del greco “προῦμνη” (‘ proúmne’ –  susino, pruno in Teofrasto e Dioscoride), probabilmente derivato da una lingua pre-greca dell’Asia Minore. Il primo uso di Prunus come un nome del genere è da attribuire a Linneo in Hortus Cliffortianus del 1737, che divenne Species Plantarum.

L’epiteto specifico deriva da “Cerasus” che è il nome dato dai latini all’amareno e che deriva da Cerasunte, una località presso il Mar Nero.

Potenzialità

E’ usata soprattutto come portainnesti per altri tipi di Prunus coltivati.

I frutti sono commestibili, dolci e acquosi a piena maturazione e vengono usati anche per preparare confetture.

Criticità

La pianta è mellifera. I fiori sono molto bottinati dalle api, ma del miele monoflorale non se ne riesce a produrre, per la limitata diffusione della pianta.

Bibliografia

Wikipedia, www.actaplantarum.it/, www.dryades.it/ (Università di Trieste),

“Via per via – Gli alberi di Milano” di F. Gianni – Ed. Il mondo positivo – 1987

Autore: F. Gianni “Via per via gli alberi di Milano” – Ed. Il mondo positivo (1987)
Datazione: Epoca pre-romana
Numero scheda catalogo heritage: