La cappella, posta a poca distanza dall’ incrocio tra il torrente Molgora e il naviglio, è stata costruita sul luogo di una fossa comune (il “lazzaretto corto”, descritto nel verbale della visita pastorale di metà Ottocento) per i morti della pestilenza del 1630.
Il retro della cappella decorato dal moderno mosaico raffigurante san Rocco
I due mosaici moderni che ornano il piccolo altare e la facciata posteriore, sono stati realizzati nel 1984 dall’Istituto d’arte Beato Angelico di Milano, in sostituzione di precedenti dipinti ammalorati.
Fino agli anni Cinquanta del secolo scorso, il 16 agosto la cappella era meta di una processione e di una festa popolare. Progressivamente abbandonata, la cappella è stata recentemente ridipinta e valorizzata da un comitato di quartiere, che ha bonificato l’area e messo a dimora alberi e panchine.
Criticità
La cappella non è più raggiungibile come in origine percorrendo via Lazzaretto, la strada che costeggia il naviglio, sottraendo suggestione al luogo.
Azioni suggerite
I residenti del quartiere chiedono l’illuminazione dell’area, ora mancante.
Bibliografia
Mario Balconi, Il cimitero di Gorgonzola, ivi 1999
Lo sguardo dei santi, Gorgonzola 2003
Commenti
La piccola cappella costituisce il solo punto di aggregazione di un quartiere ancora privo di servizi.