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LA SINDONE DI INZAGO  e IL CIMITERO DI INZAGO  

Localizzazione: CSD Ecomuseo Martesana – Gessate  

Luciano Gorla tratteggia in questa opera le  vicende riguardanti la preziosa Reliquia borromaica che la chiesa parrocchiale di Inzago custodisce dal 1869 e di cui mancava un’adeguata e cronologica trattazione storica.

L’appendice sul Cimitero è invece curata dall’arch. Stefania Turconi.

Copertina del libro

In passato, l’argomento era stato esposto soltanto in brevi articoli o citato di sfuggita nel contesto della storia parrocchiale.

Il volumetto, dopo una breve premessa sul valore ed il significato delle Reliquie, ricorda non soltanto le vicende più remote relative alla copia pittorica della Sindone appartenuta al santo Arcivescovo di Milano, che la ricevette in dono dal duca Emanuele Filiberto di Savoia nel 1578, ma, in particolare, quelle che hanno riguardato la sua riscoperta, il suo restauro, la sua autenticazione canonica e la sua valorizzazione, per il particolare interessamento del Parroco di Inzago, mons. Giacomo Passoni e dell’Arcivescovo di Milano, il cardinale Alfredo Ildefonso Schuster.

In chiusura, ad una sintesi cronologica, segue l’elenco dei documenti che hanno riguardato la Sindone dal suo trasferimento da Milano all’Oratorio privato di una Villa di Inzago, avvenuto nel 1715, e le vicende susseguitesi nel corso del Novecento, dopo la sua riscoperta in Archivio parrocchiale. Fondamentali per la stesura del testo sono stati i documenti dell’Archivio storico della Parrocchia, le notizie fornite dal Centro Internazionale di Sindonologia di Torino e quelle del sindonologo Mario Moroni; autore, nel 1991, della prima ricognizione scientifica sulla Sindone di Inzago.

L’azione del Parroco don Davide Mazzucchelli fu determinante per la riuscita dell’iniziativa di stampa.

Per suo espresso desiderio all’argomento principale fu aggiunta un’appendice sul Cimitero di Inzago ed il culto dei morti.

Lavoro curato dall’arch. Stefania Turconi, autrice di un precedente studio sul Cimitero di Inzago e la figura del suo progettista: l’architetto Giovanni Giachi.

Autore: Benigno Calvi
Datazione: 1997
Numero scheda catalogo heritage: