Menu Chiudi

La dalia rossa del coraggio antifascista

Localizzazione: CSD Ecomuseo Martesana – Gessate  

Il volume è una raccolta di testimonianze che apporta un considerevole contributo alla conoscenza dei fatti che avvennero a Inzago nel settembre 1944 culminati con l’arresto, le torture e l’uccisione del Prof. Quintino Di Vona.

1. Frontespizio “La dalia rossa del coraggio antifascista”

2. Foto della famiglia Riva: Ernesto Bruno Riva (testimone oculare della

    fucilazione) è il primo a destra in prima fila

3. Il Prof. Quintino Di Vona nel cortile del Liceo Carducci di Milano

4. Villa Aitelli a Inzago, dove abitò il Prof. Di Vona dal Novembre 1942 fino

    alla sua fucilazione

5. Ultime parole del Prof. Di Vona prima della fucilazione

6. Argentina Di Vona, nipote del Martire sul luogo della fucilazione con il

    Sindaco Benigno Calvi e l’Autore Dario Riva (7 Settembre 2014)

Il volume è  stato scritto e pubblicato in commemorazione del Prof. Quintino Di Vona, Martire della Libertà, nel 120o anniversario della nascita a Buccino (30/11/1894) e nella ricorrenza del 70o della sua fucilazione a Inzago (07/09/1944).

Il volume racchiude testimonianze inedite e dirette, oltre che della moglie Lina Caprio, di cittadine e cittadini, di antifascisti come i Consiglieri della Società di Mutuo Soccorso, di partigiane e partigiani che a Inzago hanno vissuto direttamente i fatti occorsi nel settembre 1944, culminati nella fucilazione del Prof. Quintino Di Vona, insigne latinista, amico di F.S. Nitti, invalido della guerra 1915-1918, docente al Liceo Carducci di Milano, partigiano.

Il Prof. Di Vona, per colpa di un delatore, venne arrestato, torturato e fucilato

dagli squadristi della Brigata Resega.

Questi furono malvagiamente responsabili anche della proibizione di dare esequie per 24 ore al suo corpo inerme sulla piazza.

Permisero solo al fascista inzaghese soprannominato “Vis’cia” di oltraggiarne la salma con calci e sputi.

Su questi momenti, l’Autore ha anche raccolto le testimonianze di bambine e bambini di allora, segnati dalla vigliaccheria e crudeltà fascista.

Se Rosa Cerea (seienne) si ricorda del fazzoletto sporco di sangue nelle mani di sua mamma, che aveva tentato inutilmente con un’altra donna di coprire la salma del Prof. Di Vona, il racconto del quattordicenne Ernesto Bruno Riva, testimone oculare della fucilazione, spiega al lettore il motivo per cui nel titolo del volume si cita una “dalia rossa” e un biglietto “Una dalia rossa per chi aveva solo la colpa d’avere coraggio, e ucciso con vile oltraggio”.

Le testimonianze raccolte, hanno poi generato un progetto teatrale: il recital “Una dalia rossa, una fisarmonica rotta”, nato dalla sceneggiatura della Prof.ssa P. De Maestri, con la collaborazione della Sezione ANPI di Cassano d’Adda che ha coinvolto gli alunni delle Classi di IIIa Media.

Potenzialità

Il progetto teatrale potrebbe essere riproposto alle Scuole Secondarie di Io Grado di Inzago e Cassano d’Adda, per una rievocazione non meramente mnemonica

Bibliografia

Testimonianze orali

Autore: Testi: Dario Riva Foto e riproduzioni: Enzo Motta, Stefano Barzaghi
Datazione: 11/2014
Numero scheda catalogo heritage: