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Il Torrettone

Localizzazione: CSD Ecomuseo Martesana – Gessate  

Il volume descrive l’opera di attento intervento conservativo, effettuata dal Gruppo Archeologico Est Milanese, che ha permesso di fermare il degrado di questo monumento così maestoso e importante per la Martesana.

1. Frontespizio “Il Torrettone” – Ed. Il Fiume per G.A.E.M.

2. Il Torrettone ad inizio 1900

3. Il Torrettone agli inizi dei lavori.

4. Il Torrettone restaurato

5. Punta di lancia

6. Tazza in cotto invetriato

Il volume descrive la storia del Torrettone, che si trova lungo la Strada Rivoltana, a ridosso dell’avvallamento che una volta costituiva la sponda di una grande golena dell’Adda.

Fino alla prima metà del ‘500 il Torrettone non era una semplice torre di guardia, come a prima vista può sembrare, ma un complesso di cospicue dimensioni, una fortificazione difensiva avente un ruolo strategico molto importante lungo il confine naturale costituito dall’Adda, che separava il Ducato di Milano dalla Repubblica Veneta e che il suo destino di rudere è gi segnato fin dalla seconda metà del 1500.

La trattazione storica appare tanto più interessante in quanto non è riferita alle sole vicende dell’organismo architettonico del Torrettone, ma è giustamente estesa anche alla realtà territoriale legata profondamente alla vita del monumento e alle trasformazioni geologiche, ambientali e insediative che hanno interessato le due sponde dell’Adda.

Da questo modo di affrontare in un unitario contesto la storia del Torrettone e del territorio circostante, emerge una nozione di monumento che si inserisce a pieno titolo nella moderna concezione di bene culturale e territoriale da cui prende forma e vita e da cui non è scindibile.

Questo legame tra realtà architettonica e realtà ambientale è capito ed espresso in uno studio molto incisivo, proprio perché scaturito dalla grande passione che ha animato un gruppo di volontari fortemente interessati alla riscoperta, alla valorizzazione e divulgazione delle proprie radici storiche e culturali.

Riuscendo a superare difficoltà di varia natura il GAEM (Gruppo Archeologico Est Milanese) ha portato avanti con molta tenacia un’opera meritevole, che oltre a consentire di tramandare alle future generazioni una presenza storica molto significativa, quasi un simbolo del territorio della provincia di Milano (nonché del Comune di Truccazzano, come riportato sul suo stemma), ai confini con quella di Bergamo e Cremona mediante il recupero del bene ha testimoniato un intelligente, vivo e appassionato rapporto con la cultura della propria terra.

Criticità

Il monumento è stato lasciato in stato di abbandono dalle Amministrazioni succedutesi dal recupero fino ai giorni attuali. Esso è ormai quasi ricoperto di vegetazione che non permette di poterlo ammirare neppure da lontano.

Azioni suggerite

Recupero del monumento e dello spiazzo antistante in modo da creare un’attrattiva turistica e una potenziale area di sosta.

Bibliografia

– Archivio Comune di Truccazzano

– S. Pessani, C.M. Tartari “Le cinque comunità del territorio di Truccazzano”

 1988

– E. Gallarati, A. Viganò, C. Volonterio “Bacino dell’Adda” – Prov. di Milano,

  1980

– A.A. Settia “Castelli e villaggi nell’Italia Padana” – Napoli 1984

– A.A. Settia “Tra azienda agricola e fortezza: case forti, motte e tombe

  nell’Italia Settentrionale. Dati e problemi” – Siena 1980

– T. Zambardieri “Castelli e castellani ducali al tempo di Filippo Maria” – UniMi

  1985/1986

– Museo parrocchiale di Don A. Sesana – Truccazzano

– A.S.M. “Documenti diplomatici viscontei”

– Biblioteca Ambrosiana

Autore: S. Pessani – C.M. Tartari – A.D.R. Perina Pirotta
Datazione: 05/1989
Numero scheda catalogo heritage: