Opera di Vanna Mazzei e M.Teresa Campora di 179 pagine, con immagini a colori e in b/n sul patrimonio delle ville di Gessate.
Copertina del libro
Repertorio di otto dimore signorili presenti a Gessate, quali residenze di campagna di ricchi proprietari milanesi, che a partire dal XVI secolo investono il loro capitale in proprietà terriere.
Si evidenziano tre tipologie di villa: quella a corte chiusa, tipica del ‘600 e ‘700 (palazzo Casati e villa Ponzellini), quella di influenza barocca (villa Fuentes) e quella ottocentesca in stile neoclassico (ville Beccaria, Sartirana, Daccò, Lattuada e palazzo Martelli, sede del comune).
Ad eccezione di villa Fuentes, situata a villa Fornaci, poco a nord del naviglio, le altre ville sono tutte posizionate all’interno del nucleo abitato.
Le schede di ogni singola villa forniscono oltre alla descrizione architettonica e all’inquadramento storico, preziose informazioni sui personaggi che le abitarono e le vicende della loro vita.
La figura più illustre è Cesare Beccaria-Bonesana (1738-1794), nonno materno di Alessandro Manzoni, giurista, filosofo, economista e letterato italiano considerato tra i massimi esponenti dell’Illuminismo italiano.
Fu il maggiore proprietario fondiario di Gessate, dove attuò riforme e investimenti, riqualificando i boschi, incrementando l’allevamento nelle aree a brughiera, specializzando la viticoltura e la gelsicoltura.
