Gli istituti Salesiani furono realizzati su disegno di Cecilio Arpesani nel 1897.
Il Monastero delle Clarisse della Regola di Santa Chiara fu voluto dal Cardinale Ildefonso Schuster come atto d’isolamento nella preghiera “con modestia e senza ostentazione, ma in fraternità di spirito con gli uomini”, e affidato all’architetto Giovanni Muzio. La chiesa, aperta al pubblico nel 1958, fu affiancata nel 2003 dalla Residenza per anziani San Francesco.
La chiesa fu costruita una prima volta attorno al 1148 a causa della non più sufficiente chiesa di S. Ambrogio, già situata nell’attuale Piazza Maggiore a fianco della chiesa di San Rocco. Fu quindi riedificata, cambiandole anche l’orientamento da est-ovest a nord-sud tra il 1812 ed il 1827.
L’edificio odierno risale al 1607, ma quello antecedente era datato al Duecento ed era intitolato a San Martino come testimonia una delle due cappelle interne.
La chiesa fu costruita intorno al 1703 per volere della Società dei Vivi e dei Morti e tre anni dopo fu consacrata.
L’edificio originale probabilmente è anteriore al 1566, come dimostra una relazione della visita pastorale di monsignor Cermenati, che la definisce già molto antica ma decadente e povera.
L’edificio, opera dell’architetto Vittorino Gandolfi con la posa della prima pietra da parte del Beato Cardinal Montini nel 1959, presenta una struttura a capanna.
L’edificio fu eretto accanto alla Corte della Pesa nel 1748, per volere della contessa Elisabetta Giulia Ferrario Stoppani, come cappella di famiglia.
Forse voluto dai frati, nei pressi di un vecchio fontanile (oggi scomparso), il santuario ricorda in un documento del 1573 l’episodio miracoloso dell’apparizione della Madonna. L’edificio originale era sicuramente antecedente al 1573, infatti nel 1607 fu ridipinto l’affresco dell’Assunta perché antico e malandato, tuttavia non se ne conosce con certezza la data di fondazione.
Sul territorio comunale sono presenti due parrocchie: una nel capoluogo dedicata a S. Antonio Abate e una nella frazione dedicata al SS. Redentore.