Non abbiamo notizie sulle origini.
E’ divisa in due parti, la cascina vera e propria e la grande casa padronale, evidentemente non destinata al fattore, ma ai proprietari.
Porticato della corte della cascina con il muro di separazione dal giardino padronale
Un muro con ampie aperture ovali con inferriate decorative separa la corte dal giardino padronale.
Gli edifici sono adiacenti e collegati con la canonica e la chiesa di San Vincenzo.
La cascina, da molti anni abbandonata, è stata venduta. La parte padronale è oggi residenza privata, mentre la cascina vera e propria è destinata ad essere ristrutturata, ma lasciata in stato di abbandono da molti anni.
Note
Prima della vendita è stato recuperato nell’edificio padronale un manoscritto del 1844 scritto dall’allora proprietario, sulla fabbricazione del “cacio granito” con complete indicazioni sia sulle tecniche casearie che sui problemi economici.
Il testo è stato pubblicato in copia anastatica con trascrizione a fronte dall’Associazione Culturale il fontanile di Rodano.
Bibliografia
“Modo di migliorare le fabbriche dei formaggi”, reperibile presso l’associazione “il fontanile” di Rodano.