Probabilmente non l’abbiamo mai vista in fiore, ma sicuramente sulla nostra tavola.
Arbusto, talvolta alberello, non molto frequente, noto per gli effetti purgativi dei frutti e della corteccia, coltivata come arbusto da siepe protettiva per via delle lunghe spine in cima ai rami.
Albero importato dal Nord America per formare siepi impenetrabili per via delle numerose e grosse spine.
Albero imponente, è rustico e longevo. In Italia è un’essenza neofita casuale ovunque coltivata come ornamentale in parchi e giardini.
Pianta dai grandi fiori proveniente dal Nord America, ma oramai naturalizzata, coltivata a scopo ornamentale, tossica e allucinogena.
Bei fiori e bel portamento pianta caratteristica dei luoghi umidi, con poprietà medicinali e utilizzabile in molti modi in cucina.
Pianta insolita e curiosa: è parassita dell’edera e non ha foglie verdi non avendo bisogno della fotosintesi.
Forse l’erba commestibile più conosciuta e usata sia per la varietà di utilizzi sia per le sue proprietà benefiche.
Albero sempreverde, per lo più dioico, di terza grandezza, senza canali resiniferi, alto sino a 15-25 m, o un arbusto policormico. Molto longevo (fino a ca 2000 anni), con crescita inizialmente rapida, poi molto lenta.
Canna caratteristica per le infiorescenze cilindriche marroni, protetta e importante perché resistente a molti fattori inquinanti.